Come sarà una storia scritta tra un cambio e una pappa da preparare? Iniziata tra una prova e l'altra di un concorso, con la propria vita rivoluzionata in mezzo, continuata nei minuti rubati al sonno, scritta in viaggio, nel senso che a volte il marito guidava, la pupattola dormivo e io scrivevo?
Innanzitutto è una storia.
Non ci avrei scommesso.
Ha un capo e una coda e bene o male la successione degli eventi fila.
Però, ecco...
Come chiamo quel personaggio? Allora, vediamo, è uno storico dell'arte, è un personaggio secondario ma dovrà tornare in scena, devo ricordarmi il nome... Facciamo come l'ex collega di artistica, che ha un some facile, come un noto liquore? Ma un liquore tira l'altro, solo nella mia mente, non pensatemi (troppo) alcolizzata, e il personaggio ha cambiato cognome e pure digestivo.
Questo capitolo qui? Non è meglio dopo? O più avanti? E così me lo trovo due volte a inframezzare la narrazione, in entrambi i casi al posto sbagliato.
E due capitoli 20 sono sicuramente essenziali.
E la storia della tipa, che è importante, ma non a questo punto, forse deve saltar fuori più avanti, forse prima, forse... Mi sa che l'ho proprio cancellata dalle bozze.
Che poi questi marescialli, è così importante che abbiano un nome? E se avessero un problema di personalità multiple? Così giustifico il fatto che entrino in scena sempre con nomi diversi. Anche adesso ho usato il plurale, ma il personaggio è uno solo.
Per non parlare di un personaggio misterioso, chiaramente dotato di super poteri che riceve una lettera in California, parte dall'Inghilterra e cena in Italia più o meno in giornata.
Però, vi assicuro, pensavo che la situazione fosse pure peggiore.
Adesso devo capire di che colore hanno gli occhi le protagoniste, perché ho talmente mescolato le cose che penso che ognuno dei tre personaggi principali li abbia almeno di due colori.
A voi è mai capitata una cosa del genere?
a me capita sempre. Anche se è doveroso precisare che io non sono una scrittrice come e e altri che seguo nei vari blog. Però la vita quotidiana mi assorbe totalmente e mi ritrovo a dedicare alla scrittura quei piccoli ritagli di tempo ( a volte tra una mescolata e l'altra di un risotto) e questo rende tutto più difficile, le idee si mescolano e lo sforzo per rendere tutto lineare diventa praticamente impossibile. Morale: non scrivo quasi più nulla. Invidio, di una sana invidia però!, chi può dedicarsi anche solo una mezz'oretta ma almeno tutta intera!
RispondiEliminabacibaci
infatti...ho scritto un commento in modo schifoso, sorry
RispondiEliminaIo ogni tanto ce l'ho la mezzoretta e succede come ieri: accompagno la pupattola a fare la nanna e mi addormento prima di lei, svegliandomi solo al suo risveglio. E ciao ciao tempo scrittura...
EliminaSarà ancora più bella. Buon inizio di settimana.
RispondiEliminasinforosa
Speriamo!
EliminaCerto che mi è capitato, quando la vita quotidiana è in una fase di caos capita che il manoscritto ne risenta.
RispondiEliminaPer questo le riletture e gli editing sono così importanti, proprio per correggere tutte le incoerenze interne accumulate in prima stesura. Infatti queste ultime operazioni, a differenza della prima scrittura, vanno per forza eseguite con calma e mai fra una faccenda e l'altra.
Calma, questa sconosciuta!
EliminaCerco di dare una certa regolarità alla mia scrittura, ma non sempre ci riesco, neppure io.
RispondiEliminaMa in quanto a scrivere in auto mi sembra una gran cosa, io vomiterei.
Ho iniziato a farlo per preparare gli esami del corso abilitante, ormai credo che con un fornello potrei anche cucinare in auto (la qualità del risultato, però, è un'altra cosa)
EliminaNel romanzo che sto scrivendo ora, c'è un personaggio che ha cambiato colore di capelli circa 100 volte, e un altro di cui non mi piace il nome, e questa è una cosa rara, perché di solito i miei "figli" nascono già battezzati. C'è anche un personaggio di cui non mi ricordo il cognome, ma so di averlo nominato almeno in un capitolo, quindi per non interrompere la stesura di getto ho messo delle x...
RispondiEliminaSpero comunque di poterti dare una mano con questo libro, come già anticipato. :)
Lasciami correggere gli orrori più macroscopici e sarà tutto tuo ;)
EliminaQuando mio figlio era piccolo ancora non scrivevo... non oso immaginare cosa avrei prodotto!
RispondiEliminaImmagina, immagina...
EliminaSe mi succede? In pratica, vado avanti così da anni, ormai. Si scrive nei ritagli di tempo e si piange al momento della revisione. Poi mi dico: meglio questo che niente! 🙂
RispondiEliminaAssolutamente, basta poi revisionare. Almeno in teoria...
EliminaÈ così da sempre, è l'effetto di scrivere nei ritagli di tempo, alla fine riannodare i fili è un lavoro necessario...
RispondiEliminaGià
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