giovedì 6 aprile 2017

Seguendo la cometa 19 – Album fotografico

Questa volta ho delle prove documentarie di quanto racconto!

Foto fatta appollaiata in posti improbabili:

(Bella idea il bagno a L, facile da fotografare nella sua interezza...)


Il borgo in cui vivo trasformato in un set da film horror, nonostante fosse più o meno questo periodo...

Il parco giochi deserto sotto il diluvio che mette tristezza solo a guardarlo...

Il centro polifunzionale con biblioteca che si perde nella nube (dietro di solito c'è una superba vista del Monte Rosa, giuro...)
La visione dall'alto in grigio che sembra quasi un'istigazione al suicidio...
Il fatto è che di solito sono cose che non hai in mente di fotografare e la scadenza incombeva... Fortuna che avevo anche qualche scatto d'archivio delle vicinanze, l'effetto è un pochino diverso...

12 commenti:

  1. Ho un fratellastro che fa l'agente immobiliare: a volte, lui fotografa la casa, e il socio fotografa lui alle prese con acrobazie assurde. :-D

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  2. Ma se uno mandasse foto fasulle, come possono verificarlo?

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    1. Per il posto il cui si vive basta google.
      Ma tu rischieresti una cosa così importante per una foto migliore? Tra l'altro nelle relazioni allegate la casa è descritta nel dettaglio, quindi si fa presto a fare 2+2

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  3. Anche io me lo sono chiesto. Comunque i laghi sono affascinanti anche da uggiosi...

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    1. Come scrivevo ad Ariano, c'è poi tutta una relazione (scritta dagli assistenti sociali che hanno visitato la casa) in cui l'abitazione è descritta, quindi non è che si possa barare molto...

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  4. Non ho parole. Strano che non abbiano chiesto un cortometraggio firmato da Sorrentino, o un video con rotazione a 360° da vedere con gli occhiali per il 3D.

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    1. Ma, in realtà la cosa ha senso. Mettiti da parte dell'assistente sociale colombiano che deve mandare un bambino dall'altra parte del mondo. Deve sapere e vedere com'è il posto, che clima c'è, cosa potrà fare, anche per raccontarglielo.
      La Colombia lavora molto bene con le adozioni e da una parte devono appunto raccontare al bambino dove andrà a vivere, dall'altra vogliono essere sicuri che la famiglia abbia una cosa idonea. A me è sembrata una cosa molto sensata

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  5. L'ultima foto riscatta le altre, ma comunque resta una cosa davvero singolare.

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    1. Come raccontavo sopra in realtà ha molto senso, le foto vengono poi utilizzate per preparare il bambino all'incontro con i genitori e confrontate con la descrizione che c'è nelle relazioni per capire se la coppia è davvero idonea. A una coppia con una casa su due livelli, con scale interne molto ripide ad esempio non verrebbe mai abbinato un bambino che ha problemi alle ginocchia. A una famiglia che ha una cosa piena di soprammobili di design tu abbineresti un bambino che sfoga la rabbia rompendo tutto ciò che gli capita a tiro? Invece per chi abita in paese e ha ampi spazi va benissimo un bimbo molto vivace che in appartamento impazzirebbe (che poi è l'abbianamento che è stato fatto per i nostri cognati e nostro nipote). Le foto oggettivamente dicono tanto di noi e di dove abitiamo. Che poi farle in due settimane di pioggia non sia il massimo è un altro discorso.

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  6. Argh, ti capisco. In effetti con il cielo grigio tutto cambia identità.
    Il giardino condominiale dinanzi al mio balcone ad esempio, può inneggiare alla vita o indurti al taglio delle vene a seconda del tempo.

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    1. A me piace molto il paesello in cui vivo, ma con questo cielo va bene al massimo come sfondo di un racconto di Stephen King...

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