Si parla tanto, a scuola di "apprendimento per competenze" e di "compito di realtà o prova situata". In teoria si tratta di far lavorare i ragazzi mettendoli alla prova in contesti reali. Di fatto spesso e volentieri sono voli pindarici di simulazioni. Anche simpatiche, divertenti e formative (immaginare di essere un personaggio storico, di poterlo intervistare...), ma pur sempre simulazioni.
Ogni tanto, però, si può davvero uscire da scuola.
Sabato 24 e domenica 25 marzo ci sono le Giornate del Fai
Noi siamo stati coinvolti per il sito del Museo dello Scalpellino di Madonna del Sasso. Si tratta di un museo a cui io sono particolarmente legata, avendoci lavorato a lungo tramite il progetto Musei Aperti di Ecomuseo.
Per me, quindi, è stata l'occasione per mettermi più in gioco e ragionare con i ragazzi su come il paesaggio vada a incidere sulla storia e la vita di una popolazione. In più, con l'aiuto della mia prof tutor, ho provato una tecnica didattica nuova, che spero sia stata divertente e utile tanto per me, quanto per gli studenti: far impersonare loro un antenato al lavoro sulle cave di granito di Madonna del Sasso.
Il frutto di questo lavoro, il famoso "compito situato" sono i volantini illustrativi che nel fine settimana i visitatori troveranno in museo. Inoltre una delegazione di alunni accompagnerà i turisti nella visita nella giornata di sabato.
MI RACCOMANDO, ANDIAMO A TROVARLI!
Un grazie sentito alla prof.ssa Cannata, promotrice dell'iniziativa, alle professoresse delle lingue straniere, alla mia tutor, prof.ssa Mantegazza e ai volontari del FAI.
Grazie a tutti coloro che ci aiutano a portare la scuola fuori da scuola
Grazie a tutti coloro che ci aiutano a portare la scuola fuori da scuola
Uh, la Madonna del Sasso, ci siamo stati proprio quel giorno che poi ci siamo viste per il caffè sul lago. Bellissimo luogo assai suggestivo.
RispondiEliminaSandra
Molto bello. Il museo è piccolino, ma molto suggestivo, vale davvero la visita
EliminaQueste sono le cose che servono! Non basta insegnare cultura (in questo caso legata al determinismo ambientale) e fornire gli spunti per capirne l'importanza, bisogna che i ragazzi imparino ad amare la cultura e, soprattutto, la sentano come una cosa propria, da difendere e portare avanti. Un patrimonio concreto da tutelare, non una cosa astratta raccontata da un libro scolastico.
RispondiEliminaSperiamo davvero che imparino a sentire queste cose come loro
EliminaIniziative davvero meritevoli. Buon pomeriggio.
RispondiEliminasinforosa
:)
EliminaA proposito delle immedesimazioni di cui si parlava! 🙂
RispondiEliminaQuanto mi piacerebbe fare un salto da quelle parti, le giornate del FAI sono una iniziativa bellissima. I tuoi ragazzi impareranno moltissimo da questa esperienza, perché non sarà solo un insieme di nozioni, ma un'esperienza di vita.
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