mercoledì 14 marzo 2018

Viaggio nei viaggi di Ulisse nella canzone

Ogni tanto capita di fare una lezione più per propria curiosità che per ragionato intento didattico. Oltre tutto non è neppure detto che poi esca male. E così io e la mia valente prof di sostegno (nel senso che spesso e volentieri quella che ha bisogno di sostengo sono io e non la classe) ci siamo inoltrate nell'Ulisse della canzone (non solo) italiana.
Che ci fossero parecchie canzoni ispirate alla figura di Ulisse lo sapevo, quante non lo sospettavo. Alcune le conoscevo, ma non le avevo mai ascoltate, altre sono state del tutto una sorpresa.
Voglio condividere qui qualche tappa e qualche considerazione

Ulisse – Enrico Ruggeri
Bella canzone, ma che mi racconto un Ulisse particolarmente antipatico. Insomma, Penelope, è vero che ti ho tradito e ti lascio a casa ad aspettare, ma cosa ci vuoi fare, sono nato marinaio, se non puoi capirmi non è colpa mia, è una mancanza tua.
Premio pazienza a Penelope. Se ero al posto di questa santa donna, Ulisse finiva soffocato con la famosa tela.

Odysseus – Francesco Guccini
Che io ami Guccini l'ho scritto anche nel post scorso, quindi questa è tra le canzoni che conoscevo. E niente, questo Ulisse vecchio, nato contadino, che ha scoperto il mare e l'avventura e, ormai vecchio, non riesce più a rimettere in fila i ricordi mi commuove sempre. Anche se immagino che anche questa Penelope sia parecchio esaurita.

Itaca – Francesco Camattini
Autore e canzone mi erano del tutto sconosciuti. Mi sono innamorata all'istante di questa canzone, adattamento, scopro di una poesia di Kavafis. Valore aggiunto alle mie orecchie, la presenza del violoncello, il mio strumento preferito in assoluto.
"La gloria di non essere eroe", chissà che non sia più facile non essere eroe che esserlo davvero. Che bello pensare a un Ulisse alternativo che volge lo sguardo a Itaca, brutta e povera e scopre la difficoltà di non essere eroe.

Itaca – Lucio Dalla
Classico sempre piacevole da riascoltare. Qui ad avere la parola sono i rematori della nave di Ulisse. Ho un rapporto ambivalente con l'ultima strofa. Da una parte riconosco in questo finale il sentire di tanti lavoratori che si lamentano, si lamentano, ma sotto sotto sono soddisfatti della barca per cui stanno remando e del viaggio che stanno compiendo. Dall'altra credo davvero che il marinaio voglia solo tornare a casa, dopo una guerra che non ha scelto e viva come una maledizione la fame di avventure e di conoscenze dell'Ulisse di turno.

 Penelope – Joan Manuel Serrat
Contributo, questo, della collega di sostegno/spagnolo.
Purtroppo il mio spagnolo non mi permette di apprezzarla al meglio. Mi è stato spiegato che racconta la solitudine di Penelope che, è inevitabile, neppure il ritorno di Ulisse ormai può colmare.

Mi sono imbattuta poi in Caparezza, che non ha nessuna intenzione di fare come Ulisse e cederebbe volentieri alle sirene, nel concept album della PFM, da cui forse mi aspettavo un guizzo in più, ma che mi riservo di ascoltare con più calma. Ho vagato nel web alla ricerca di una canzone di Tiziano Ferro che mi era stata segnalata, ma non ho trovato, imbattendomi invece in un'esperimento rap che, però, di Ulisse mi pare porti solo il nome.
Nella necessità di tornare alla mia Itaca ho tralasciato chissà quali altre canzoni, ma mi sono concessa una pausa con la vecchissima parodia del Quartetto Cetra, che mi ha ancora strappato un sorriso

Non mi resta, a questo punto, che chiedere a voi cosa ne pensate di questo viaggio musical/letterario

13 commenti:

  1. Molto bello, soprattutto scoprire che il tema è stato trattato da una tale varietà di artisti.
    Niente, io e la voce di Guccini siamo proprio incompatibili!
    Non conoscevo Comattini, ma la canzone è bella.
    Trovo originale il punto di vista dei rematori di Dalla.
    La versione di Ruggeri e quella spagnola non mi piacciono granché.
    Caparezza è il mio mito rap, per me lui potrebbe musicare qualunque cosa.
    Ma il Quartetto Cetra batte tutti: “tessi ancor tessi ancor finché arriva il tuo signor”. 😂😂

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    1. Il Quartetto Cetra ha fatto la parodia in stile operetta di tutta l'Odissea, è un po' datata, ma alcune parti sono ancora godibilissime!

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  2. Talmente bello il connubio musica- letteratura che spero non sia l'unico post.Grazie.

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  3. Penso che sia bello. Perché la canzone d'autore ha una sua altissima dignità. Fra tutte, amo quella di Guccini. Mi piace quell'Ulisse così legato alla sua terra eppure attratto dal mare e dalla conoscenza.
    Mi è capitato di fare lezioni sulla canzone d'autore, mi sa proprio che faccio un pensiero a un progetto per il prossimo anno.
    Hai presente quelle ore in eccedenza che devi recuperare perché le prime due settimane di scuola si esce prima? Ecco. Anziché essere "inzippata" in supplenze di qua e di là, penso di dare una parte alla canzone d'autore.

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    1. Pensa che noi facciamo orario pieno dal primo giorno, ma sono inzippata (rende proprio l'idea)di supplenze ugualmente. Non credo basterà la canzone d'autore a salvarmi.
      ;)

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    2. E ti hanno promesso almeno lo straordinario?

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    3. In realtà la colpa è delle ore di 55 minuti, per cui avanza sempre qualcosa. Per quest'anno, però, dovrei aver dato, credo...

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  4. Non sapevo ce ne fossero così tante! bel campionario :)

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    1. Ne ho lasciate fuori un sacco. Mi sono del tutto dimenticata di citare Neffa, ad esempio, la collega ne ha trovate parecchie in spagnolo e non abbiamo neanche controllato la produzione inglese e francese.

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  5. Bellissimo viaggio tra le canzoni, alcune non le conoscevo, le canzoni sono spesso delle vere poesie e trovo molto stimolante per uno studente poter studiare una materia scolastica attraverso le canzoni d'autore. Ulisse poi è un personaggio di grande impatto, sempre attuale.

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    1. Ulisse, si sa, è Nessuno, quindi chiunque può farlo suo.

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