domenica 30 dicembre 2018

I libri del 2018


Questo 2018 è stato duro per la maggior parte delle persone che conosco. Un anno esigente, che ha richiesto forse più di quanto abbia dato. Eppure sta finendo con giornate dalle bellezza dorata, come se volesse farsi perdonare tutto. Quello sopra è uno scorcio del mio paesello, appena a cinque minuti da casa mia, eppure sembra uscito da una fiaba.

Non ho letto molto quest'anno. Il tempo si riduce e a volte, quest'anno, ho preferito usarlo per scrivere, fosse pure solo per me stessa. Vi sono state comunque delle letture sorprendenti, di quelle che resteranno con me ben più di un anno, da traghettare verso il futuro e da consigliare per un prossimo anno.

1 – Mattatoio n°5
Serve la follia per descrivere la follia e l'immaginazione per raggiungere la verità. Kurt Vonnegut durante la seconda guerra mondiale è fotunosamente sopravvissuto al bombardamento di Dresda. Per raccontarne l'orrore si immerge in una fantascienza da ghigno amarissimo. Un uomo che vive la propria vita in modo non sequenziale, passando da un istante all'altro della propria esistenza e ne constata in ogni momento l'assoluta mancanza di senso. Una prospettiva agghiacciante e rassegnata e che, pure, fa toccare con mano la desolazione di chi è sopravvissuto a un orrore che non riesce in alcun modo a giustificare.




2 – Il porto proibito
Il porto proibito è quasi l'opposto del mio consiglio precedente. Una storia triste e buona, che fa piangere, come certi film di un tempo, in cui alla fine ci si commuove e quelle lacrime fanno bene.
È un romanzo a fumetti ambientato nel prima ottocento inglese, tra terra e mare, che strizza l'occhio ad almeno una cinquantina di opere, di cui nasconde o mostra con sapienza le citazioni. È un'opera volutamente colta, ma non è in questo la sua essenza.
È la storia di anime buone, troppo buone per non commuovere persino il destino. Un ragazzo senza passato, una prostituta innamorata, un capitano giusto, le tre figlie di un traditore, anime unite da qualcosa che va oltre i vincoli del tempo del destino. 
Una storia da leggere con il fazzoletto in mano, perché, a volte, persino adesso, abbiamo bisogno di favole.

3 – Perduto e ritrovato
Vero regalo di Natale, di quest'antologia della mia autrice preferita riparlerò con più calma a inizio 2019. Per il momento basti dire che si tratta di un librone che raccoglie racconti lunghi e romanzi brevi in modo forse un po' arbitrario, ma che ha per questo il merito di dare una panoramica completa degli stili e dei generi letterari frequentati da Ursula Le Guin. Si va dalle saghe famigliari alla fantascienza sociale, passando per il fantasy classico.
Quella che emerge più di ogni altra, è la matrice femminista dell'opera della Le Guin, dal momento che non c'è storia, neppure quelle con protagonisti maschili in mondi per lo più maschili hanno sempre nelle donne il motore del cambiamento, la chiave di volta della vicenda. A volte donne dall'apparenza insignificante, che con il loro agire quotidiano finiscono comunque per spingere gli eventi in una direzione e non nell'altra. Un ottimo libro, quindi, sia che vogliate approfondire un'autrice amata, sia per dare un primo sguardo a una che non conoscete per nulla, senza lasciarsi spaventare dal "ma a me non piace la fantascienza (o il fantasy...)" perché comunque ce n'è per tutti i gusti.

UN CARO AUGURIO DI BUON ANNO E DI BUONE LETTURE A TUTTI

7 commenti:

  1. Oggi è davvero primavera, pazzesco. Quindi il secondo è quello che ti ha folgorato negli ultimi giorni?

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    1. No, il secondo l'ho letto quest'estate, nel periodo in cui non aggiornavo il blog. Mi ero persa invece la notizia della pubblicazione dell'ultimo, me lo sono trovata davanti in libreria ed è stata gioia pura.

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  2. Il mio 2018 si è appesantito sul finale, ma per fortuna non è stato male nell'insieme. "Ritrovato e perduto" si candida sicuramente alla mia wish-list.

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  3. Una corposa antologia di LeGuin? Sono giusto a caccia di ispirazione per il bonus dell'aggiornamento.
    Buon anno, Tenar, e auguri di tutti i tipi e per tutte le belle cose possibili ❤️

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    1. Una corposa antologia, sì, da leggere assolutamente per iniziare bene l'anno!

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  4. Mattatoio n. 5 è fra i miei libri ricevuti in regalo, lo scaffale attende.
    Io come te ho letto pochissimo, spero di rifarmi quest'anno.
    Un abbraccio e auguri di buon anno a te e ai tuoi cari, Antonella.

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