domenica 12 gennaio 2014

Scrittevolezze - Come ti dissuado l'aspirante scrittore


Ultimamente in molti blog stanno apparendo dei post volti a dissuadere gli aspiranti scrittori. Si raccontano un un bel po' di cose vere. Cioè che il mondo dell'editoria inventa modi sempre diversi per spremere soldi agli scrittori, sotto forma di contributi per la pubblicazione, per l'editing, per la promozione, per la pensione della nonna. E se anche se si pubblica con un editore vero spesso non si vendono più di 200-300 copie. Infine, anche se i pubblica con un big dell'editoria, il libro rimane pochissimo sugli scaffali delle librerie e che l'eventuale successo ha molto più a che fare con la fortuna che con il valore letterario.
Tutto ciò è verissimo. Ora, sulla scia di questi allegri post, come potevo esimermi dallo scrivere anch'io un pezzo davvero deprimente?
Senza neppure affrontare il capitolo pubblicazioni ecco alcuni motivi per cui non si dovrebbe neppure iniziare a scrivere.

Scrivere porta via tempo
Un sacco. Bisogna farsi venire le idee, dare a loro una forma narrativamente appetibile e poi scrivere, riscrivere, correggere. Scrivere significa rinunciare a un pezzo della propria vita reale.
Sicuri che ne valga la pena?

Scrivere è solo apparentemente facile
Sicuri di ricordare la grammatica? Come ve la cavate con la punteggiatura?
Non c'è nulla di più imbarazzante, da adulti, che incontrare qualcuno che vi fa notare che alla riga tale del vostro racconto c'è un errore ingiustificabile già per un bimbo di terza elementare.
State poi sicuri che della trama e dell'approfondimento dei personaggi non si ricorda nulla. Ma l'errore, quello ce l'ha ben stampato in mente.

Per scrivere bisogna studiare
Un sacco. Non importa di cosa scrivere. Può anche essere l'epopea di un popolo immaginario che abita solo il vostro divano, ci sarà sicuramente almeno un particolare che dovrete controllare. Quindi preparatevi a snervanti sessioni di studio su internet, in biblioteca e in libreria. Ore, giorni, settimane alla disperata ricerca del particolare che non torna. Di cui poi non si accorgerà nessuno. Se è corretto. Se invece andate per approssimazione, sbaglierete e il vostro unico lettore sarà il massimo esperto mondiale di quel dato argomento. Che lo farà sapere a tutti.

Scrivere vuol dire sottoporsi al giudizio altrui
Andavate in ansia a dodici anni davanti alla terribile professoressa sadica? Adesso siete adulti, ma non preoccupatevi, gli editor sono più sadici di qualsiasi prof. Tornerete esattamente a quel momento, col sudore freddo e le gambe che tremano ogni volta che chiederete un parere su un vostro scritto a chicchessia. Generalmente si raccomanda di non fidarsi del giudizio di mamme e innamorati/e, ma, vi assicuro, al momento giusto avrete il terrore anche di vostra madre.

Scrivere vuol dire andare alla ricerca del proprio lato oscuro
Le storie liete di momenti felici occupano solo poche righe. Tutto il resto è sofferenza. Quindi dovrete pensare a storie tristi e sofferte con personaggi tristi e sofferti (o magari sadici e crudeli, fate un po' voi). Per creare di personaggi credibili dovrete scavare nella loro psiche e per farlo non avrete altro materiale che la vostra stessa anima.
Buon viaggio nei meandri oscuri del vostro animo. Attenti a non perdervi.

Non sarete mai all'altezza dei vostri modelli
Non importa quanto buono vi sembri l'ultimo racconto scritto. Aprirete prima o poi un libro del vostro autore preferito solo per misurare la distanza che vi separa da lui. A quel punto il suicidio vi sembrerà un'opzione ragionevole.

Per scrivere bisogna leggere anche libri brutti
Volete scrivere un determinato genere? Per un determinato pubblico? Allora dovete conoscere cosa esiste già. Tutto. Le cose belle, bellissime, ma anche le cose brutte e detestabili. E portare a termine un pessimo libro di successo per dovere di documentazione è una sofferenza.

Tutto è già stato scritto
E chi siete voi per pensare di rifarlo meglio?

Tutti vi faranno notare quanto è improbabile diventare uno scrittore di successo
E la cosa peggiore è che avranno ragione.
Però quasi nessuno mette in dubbio il diritto ad praticare un qualsiasi hobby o sport, mentre ci sarà sicuramente qualcuno, collega, parente, amico, buon samaritano, non importa che sentirà il dovere morale di aprirvi gli occhi sul fatto che state buttando via il vostro tempo. E la cosa peggiore è che potrebbe aver ragione.

I sogni di fama e ricchezza sono destinati a naufragare
Per questo punto fatevi un giro sui vari forum/blog di scrittura e leggete un po' quel che si dice. E poi, davvero, se siete inclini alla depressione fatevi sorvegliare.

Ora non pensate che io abbia avuto una giornata particolarmente no. Anche se ho visto un lampadario cadere quasi in testa alla mia cuginetta appena battezzata e la cosa mi ha tolto qualche anno di vita (evviva l'angelo custode appena assunto e subito messo al lavoro! Nessuno si è fatto male e quindi ci si può ridere su...), questo non è affatto un periodo nero, sopratutto dal punto di vista della scrittura.
Le indicazioni che ho scritto vanno prese con giusto mix di realismo e autoironia. 
Certo è che se dopo aver letto tutto questo ancora pensate, come me, che inventare e scrivere storie sia una cosa bellissima, allora sappiate che nel vostro carattere c'è una buona dose di masochismo (l'importante è esserne consapevoli)

6 commenti:

  1. Scrivere è la seconda cosa + bella del mondo, la prima è leggere. Nessuno sano di mente direbbe che scrivere sia facile, intendo scrivere in maniera almeno decente creando magari qualcosa di appassionante per il lettore, eppure è proprio quando il bello e il difficile si prendono per mano che ci si diverte davvero sul serio e questo vale per mille attività da scalare montagne a accudire un bambino. Il vero problema è che tra lo scrivere e il tentare di raggiungere non dico la fama ma un briciolo di visibilità il passo è breve ma è lì che si avvicina al dirupo dei guai. Un bacio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me il passaggio del dirupo sta tra "scrivo per mio piacere" e"scrivo qualcosa che possa essere letto dagli altri". È lì che iniziano i guai, esattamente come quando si passa dal praticare sport in maniera amatoriale al voler gareggiare. A quel punto non basta più il farlo divertendosi e bisogna essere consapevoli che ci si incammina per una strada dove le delusioni potrebbero essere superiori alle soddisfazioni. Poi, avendo io fatto agonismo per anni, sono la prima a dire che se c'è impegno e passione ne vale la pena.

      Elimina
  2. Questo è il post più schifosamente veritiero che abbia mai letto sulla scrittura!
    Brava, hai proprio azzeccato il punto... come non darti ragione?
    Però ci sono momenti che ripagano di tutto:
    quando per caso noto che una sola delle mie pagine corrette non ha nessun segno di matita rossa;
    quando trovo errori tecnici nei testi di altri;
    quando rileggo un mio scritto e scopro un sacco di difetti che prima non avevo notato, e mi dico da sola che sono migliorata;
    quando rileggo qualcosa che avevo dimenticato e penso: "Bella pagina, l'ho scritta io?";
    quando qualcuno mi dice davvero: "Ma questo l'hai scritto tu?";
    quando dopo infinite ricerche per quadrare il cerchio decido che quel particolare non serve alla storia e butto via tutto senza rimpianti;
    quando taglio pagine intere e non mi dispiace;
    quando provo ammirazione per altri scrittori, non invidia;
    quando penso che non vivrò abbastanza per leggere e scrivere quel lungo elenco di titoli che ho intesta;
    quando so che la strada per imparare è costellata di pagine bellissime;
    insomma: avanti così!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono felice che tu abbia apprezzato lo spirito del post.
      La scrittura può dare immense soddisfazioni, ma non è corretto dire che è un'attività semplice e rilassante.

      Elimina
  3. ah ah, è un post simpaticissimo (e verissimo!), soprattutto quando commenti che il balzo è tra scrivere per semplice passione o per comunicare qualcosa agli altri: allora diventa una disciplina. Bravissima Tenar (come sempre^^)!
    Un abbraccio e un augurio di belle cose per questo nuovo anno!

    RispondiElimina