sabato 8 novembre 2014

Presentando con Sherlock Holmes


Reduce da due serate consecutive di presentazione di Sherlock Holmes e il mistero dell'uomo meccanico sono ancora un po' frastornata, con quell'eccitazione incredula che rimane addosso quando si riesce a fare qualcosa che si è sempre sognato di fare.

La prima ansia dello scrittore che si appresta ad andare a una presentazione è la sala vuota. Perché siamo a novembre, è sera, siamo tutti stanchi e la fatica di uscire di casa è palpabili e quindi chi mai avrà il coraggio di uscire per venire a sentir parlare dei mio libro?
E invece le sale non era vuote. Anzi.
E quindi un GRAZIE enorme e di cuore agli organizzatori, la Biblioteca di Briga Novarese e la Biblioteca di Invorio. Le biblioteche sono gli ultimi baluardi della cultura, fortini assediati che a forza di passione e di volontariato vanno ripetendo questa verità che nel mondo di oggi sembra obsoleta: fermasi a leggere un libro non è una perdita di tempo.
E un altrettanto enorme GRAZIE alle persone che sono venute. Grazie ai conoscenti e agli amici, ai miei alunni (cosa può sperare di meglio una prof!), ma un grazie infinito alle persone che proprio non conoscevo e che sono arrivate già con il libro letto in mano.
È il momento in cui l'autore capisce che il suo libro non è più suo, è diventato adulto, ha incontrato un lettore, che coglierà sfumature e significati che magari non erano neppure nella mente di chi l'ha scritto. Perché un libro parla a ciascun lettore con una voce differente.

Parlare di questo libro, poi, è stata una gioia. È stata una gioia farlo lì, proprio nella biblioteca di Briga e  in quella di Invorio.
Perché un libro, di solito, non si sa dove nasca. Sono idee che si raggrumano e un giorno vengono a bussare alla mente dell'autore con una forma che non si sa bene quando abbiano assunto. Ma questo romanzo è diverso da tutti gli altri.
È nato in una sera d'inverno, quando io da utente sono andata nella biblioteca di Briga Novarese ad assistere a un incontro. E in quell'incontro è stata mostrata una fotografia d'epoca.
Questa:

E io ho capito che di questa foto, dell'uomo meccanico che vi era ritratto volevo raccontare la storia. Anzi, che l'uomo meccanico doveva essere personaggio e protagonista della storia. Non un uomo meccanico a caso. Questo uomo meccanico, unico e speciale, come spero sia intuibile anche ai profani al solo guardare la fotografia.
E dato che io non sapevo nulla di uomini meccanici della seconda metà dell'ottocento potevo farmi aiutare da una sola persona. Potevo affidarmi solo a Sherlock Holmes.

Quindi aprire il tour di presentazioni a Briga Novarese non è stato un caso, né una questione di comodità (io abito a Briga Novarese), è stato un atto necessario.

Altrettanto necessaria la seconda tappa a Invorio.
Perché l'uomo meccanico ha un papà, ovviamente, che troppi pochi conoscono e che si chiama Innocenzo Manzetti. E la biblioteca di Invorio è a pochi passi da piazza Innocenzo Manzetti. E no, l'Italia, purtroppo, non è piena di piazze e strade dedicate al papà del "mio" automa (in caso contrario non avrei dovuto scomodare Sherlock Holmes per indagare su di lui). Il comune di Invorio è una delle pochissime istituzioni ad aver creduto nel genio di Manzetti e di aver dato un finanziamento per le sue invenzioni, tra cui, immagino, anche l'uomo meccanico.

Le presentazioni dovevano avere questi luoghi come prime tappe. Non era una possibilità, ma una necessità. Come altrettanto necessaria è la tappa del
29 novembre ore 18.00
Aosta - Hotel des Etats

Ogni storia, ogni romanzo, ha una sua particolare geografia ed è un piacere e un onore poterla ripercorrere ora, con il libro stretto in mano.

Grazie quindi davvero e di cuore a tutte le persone presenti, agli organizzatori, alla libreria E.P. Books di Borgomanero, al curatore della collana Baker Street Colletion e a Sergio Cova, il bravo autore che mi ha affiancato ieri sera.

Se siete curiosi, il prossimo appuntamento è 
21 novembre ore 21.00
Biblioteca Gravellona Toce

Il libro è reperibile in tutte le librerie d'Italia e in tutti gli store on-line.
La versione e-book sarà disponibile a partire dai primi di dicembre.
Qui, il bell'articolo sulle presentazioni uscito sul sito della SherlockMagazine

9 commenti:

  1. Questi appuntamenti scaldano e allargano il cuore, davvero. Bella anche questa cosa che dici della geografia del libro. La sala vuota sì è lo spettro, ogni incontro poi è diverso perché è il pubblico a esserlo. Continua così, un bacione Sandra

    RispondiElimina
  2. Quello della sala quasi vuota è un vero terrore. Bello però presentare il tuo libro nel luogo dove è nata l'idea. Chiude il cerchio. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, per entrambi i miei romanzi editi c'era un legame molto forte con i luoghi, nel primo per l'ambientazione, nel secondo un legame più di tipo affettivo. È molto bello riuscire a regalare una sorta di ritorno a posto che ha fatto nascere l'idea. E la cosa più bella è che le sale non erano affatto vuote!

      Elimina
  3. Il libro è davvero bello e merita di essere presentato!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche le presentazioni sono belle!!

      (...dimostriamo una grande fantasia nell'uso degli aggettivi...)

      Elimina
    2. Un enorme grazie a entrambi, per questo e per il sostegno morale e pratico!

      Elimina
  4. Che bello! Mi vien la pelle d'oca a pensare alla tua paura della sala vuota e al sollievo di vedere tanta gente, inclusi i tuoi studenti! Quello è un bel traguardo per una Prof! L'uomo meccanico mi fa venire in mente il film "La migliore offerta", l'hai visto? Si tratta dello stesso "manichino"?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, questo uomo meccanico, oltre a non essere un'invenzione cinematografica ma un automa realmente costruito, si tratta di qualcosa di tecnicamente straordinario sia per le cose che poteva fare, per come le poteva fare e per essere stato costruito in un laboratorio artigianale. Dentro c'è, tanto per fare un esempio, il primo sistema di movimento ad aria compressa e molto, molto altro.

      Elimina