venerdì 23 ottobre 2015

Scorci di storie di incerto destino

L'autunno si sta posando dolce sulla sponda del mio lago. Un tizio alla radio oggi diceva che per colpa di non si sa bene cosa quest'anno lo spettacolo del foliage, per i profani i colori delle foglie in autunno, è meno bello del solito. Sarà. Probabilmente non è passato da noi. Io e cigno, questo è certo, la pensiamo diversamente.

In queste giornate di quiete temporanea (non mi hanno ancora confermato per tutto l'anno, così, per dirne una) è bello indugiare, quando si esce da scuola, e passeggiare guardando nell'acqua i riflessi delle mie storie.

Ho inviato il romanzo scritto quest'estate per la valutazione. Oltre alle professioniste, anche dei volenterosi amici lo stanno leggendo (GRAZIE). Penso a quella storia già con nostalgia. Ripenso ai personaggi, a quanto mi manchino, come amici tangibili, con i loro gesti e i loro modi. R.D., che non è capace di iniziare una discussione senza farla sembrare un interrogatorio, con quella sua delicatezza nell'entrare nelle situazioni degna di un elefante. A, che si perde in mille suggestioni, ha bisogno di avventurarsi nella vita una metafora alla volta. R.S., che quand'è nervoso tamburella sul tavolo solo con le ultime dita della mano.
Vorrei scrivere di nuovo di loro, una storia diversa, dai toni più leggeri, da commedia sofisticata. Ho il sospetto che R.D., che è il personaggio senza dubbio più drammatico, potrebbe dare molto in un ruolo alla Cary Grant.
D'altro canto non ho la forza fisica neppure di iniziare la documentazione per un ulteriore romanzo senza alcuna speranza per questo. Qualsiasi cosa io possa scrivere con questi personaggi sarà senza possibilità d'errore un seguito dall'imprecisato tasso di indipendenza. Non voglio trovarmi poi con ulteriori pile di romanzi nei cassetti virtuali. Ho bisogno almeno dell'illusione che le mie storie possano volare.

Sono tornata a Baker Street, quindi. La trovo perfetta per l'autunno, quando il camino del salotto è accesso e anche il fumo della pipa di Holmes mi dà meno fastidio (sempre che non preferisca invece i sigari, dato che la pipa è più un cliché che un'effettiva preferenza del personaggio). 
Non ho programmato gran che di questa storia. So chi è l'assassino, perché ha ucciso e come deve finire e ho una bellissima location da esplorare. Per una volta scrivo a braccio, perdendomi nel piacere puro della narrazione.
Mi sembrava di non riuscire a lavorare. Cioè, ore al computer, ma la storia era solo agli inizi. Poi mi sono accorta che questi inizi erano lunghi 25000 battute e mi sono fatta una risata. Alla faccia della scarsa produttività.

Intanto una parte della mia mente butta uno sguardo ad altre storie, nella speranza, devo ammettere, di incappare in un racconto (che al peggio rimane nel mio archivio senza troppo strazio) che in un romanzo. C'è una storia letterario/fantascientifica che da un po' mi frulla in testa. Al momento è cristallizzata in un'immagine. Un uomo in una tunica rossa appoggiato a una parete guarda un ragazzo biondo che dorme, mentre la finestra dà sullo spazio infinito. So chi è l'uomo, chi il ragazzo, cosa è accaduto prima. Non so cosa accadrà poi e sopratutto non so come raccontarlo. C'è una frase, però, che continua a risuonarmi in testa:
L'umanità ha bisogno di un nuovo poema d'espiazione.

C'è anche un ragazzino, in un'altra storia, che porta a spasso un cane nei pressi di un ospedale. Solo che il cane non è un cane e decisamente non mangia crocchette. 

Non ho moltissime idee, invece, per racconti gialli contemporanei, cosa che mi spiace, dato che tra i concorsi che amo di più ci sono quelli di Giallo Mondandori. Anche se c'è sempre il tizio che viene ritrovato seppellito nel fango con un cappio al collo che immagino abbia dietro una storia interessante...

Io sono così. Passeggio, osservo le foglie, le onde, il vento e i fantasmi. Non vedo chi mi passa accanto e magari si braccia per salutarmi. Vedo riflessi di immagini su cui intessere storie. Non posso farne a meno.
Potrebbe non sembrare ma in questo periodo o pochissime idee per delle narrazioni. Non arrivo neanche a una decina...

Voleranno presto, invece, i racconti dell'antologia Non di solo pane
Non ho un racconto nuovo da regalarvi per questo fine settimana, ma perché non darvi in anteprima le primissime righe di entrambi i racconti?

NOTTE STELLATA

     Ci sono case che sembrano fatte apposta per essere infestate. Costruite su un qualche cimitero abbandonato, circondate da un parco arioso. Hanno stanze dai soffitti alti e sono sempre provviste di solaio, cantina e ripostigli. In quegli spazi ampi si sono consumati torbidi delitti e per questo vengono poi vendute sottocosto a famiglie numerose, con bambini che invadono le scale con i loro giochi rumorosi e adolescenti silenziosi che leggono poesie guardando gli alberi fuori dalla finestra. 
Dimore ariose, dove le essenze dei vivi e dei morti possano sfiorarsi, lasciare un brivido freddo, uno sguardo perplesso in direzione di un rumore avvertito solo a livello preconscio. Case dove rimangano sempre polle dolenti di silenzio, angoli ombrosi dove la polvere può posarsi senza fretta su oggetti e anime. Luoghi in cui questo lento sbiadire dell’io non sembri di per se stesso una maledizione.


CACCIA ALL'ORSO

     Il sole della mattina estiva brilla già caldo sulla piazza gremita, sul palco, il ceppo pronto e il castello retrostante.
Nel cielo terso la brezza tiepida fa sventolare l’unicorno dello stemma reale e non la bandiera del podestà. È la giustizia del re quella che si esercita nella piazza.
Il condannato viene portato, quasi trascinato, da due guardie. È colpevole di furto e di caccia di frodo. Una settimana nelle segrete del castello gli hanno fatto crescere la barba e capelli sono unti e scarmigliati. Macchie di sporcizia gli segnano gli occhi arrossati che guizzano a cercare un’inesistente via di fuga. Le labbra sono screpolate e il naso è tumefatto e gonfio per un colpo subito. Ha il viso orribile dei colpevoli, fatto apposta per essere deriso.
La folla gli urla insulti e lancia fango e sporcizia. Con i visetti all’insù, i bambini ansiosi di assistere all’esecuzione. I piccoli sono sulle spalle dei papà, mentre i grandicelli gridano e lanciano fango insieme agli adulti. 
I più attenti di tutti sono quattro ragazzini, appollaiati ai rami della quercia, sul limitare della piazza. 

Se vi ho incuriosito, non vi resta che leggere come proseguono sull'antologia, presto disponibile anche su Amazon

Io, invece, vorrei conoscere qualche scorcio delle vostre storie e del loro (incerto?) destino.

25 commenti:

  1. Tutti abbottonati, stasera :)

    Io ho appena finito un romanzo (che deve più di qualcosa a "Prendila così", della Didion) e così ne ho iniziato un'altro.
    Questa volta una cosa più facile (forse), ambientato qualche decina d'anni nel futuro. Dico "forse" perché è una scusa per fare un po' di epistemologia da bar :) però alla fine è anche un mezzo giallo, volendo leggere la parte leggera della storia...

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    1. Dieci anni nel futuro è intrigantissimo e, suppongo, difficilissimo. Mi ispira un sacco.

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  2. Per metà novembre, massimo, anche prima, invierò Figlia dei fiordi alla mia agente, e si metterà in coda. Chiaramente le storie arrivano quando arrivano cioè non si sa, ma credo che non volendo, come te, impilare inediti, troppa sofferenza se sono del calibro de Le affinità affettive, lo stop sarà necessario, tra l'altro non ho ispirazione alcuna, per cui ben venga un vero e magari anche lungo periodo di inattività. In realtà mi mancano sì i miei personaggi Cesare e Anna i protagonisti di Figlia dei fiordi, perché loro per come sono strutturati, potrebbero avere molto altro da raccontare, mentre Le affinità affettive è davvero una storia super conclusa, in tutto. Un caro saluto Sandra

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    1. L'ultima volta che hai dichiarato di voler fare una pausa hai scritto un romanzo in... due mesi (? erano meno?)! Magari puoi scrivere qualcosa di leggero per le collane di Delos Digital, così, giusto per svagarti...

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  3. Ciao!
    Io mi sono costretta allo stallo. Ho deciso di aspettare e di vedere che strada prendesse quello che è appena uscito prima di buttarmi a capofitto su altri personaggi. Chiaramente ci riesco solo per metà, ho già scritto un bel po' di pagine. :)

    Ehm... vorrei scriverti ma nonostante gli occhiali nuovi siano enormi non riesco a trovare da nessuna parte il tuo indirizzo e-mail. Devo cambiare le lenti? :D

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    1. No, nessun problema di occhiali. Sandra mi ha dato la tua mail, tra poco ti scrivo. Di base mi si può contattare tramite fb, voglio evitare di avere la mail piena di proposte deliranti di guest post e cose simili... Vecchie esperienze insegnano...

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  4. Ciao, Tenar, che belli i tuoi incipit! Poi io adoro sia le storie di fantasmi sia le storie ambientate nel passato remoto, per cui leggerò senz'altro l'antologia dei racconti.

    Che cosa bolle in pentola? In questo fine settimana invierò all'editore il romanzo storico "Libro II - Le strade dei pellegrini" che - tra aglio e travaglio di anni - è finalmente pronto. Proprio oggi un amico mi dovrebbe portare la copertina. Per cui diciamo che questo pupo grosso è qui nella culla. Al momento invece sto lavorando all'atto storico teatrale su Bernabò Visconti, che s'intitola "Il diavolo nella torre", spero di terminarlo entro l'anno, sono a buonissimo punto.

    Per l'anno prossimo ho in programma la scrittura di un romanzo storico sulla Rivoluzione Francese, ma non mi do un termine perché so come vanno queste cose. Il titolo molto probabilmente sarà: "Io, Lucile". E forse, ma non so sicura di farcela, in contemporanea la revisione del Libro III della saga crociata.

    Insomma, mi sa che dovrò fare una cura ricostituente!

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  8. Credo che per tutto il 2016 continuerò a lavorare sul romanzo in corso d'opera nella speranza di riuscire ad armonizzare il mio lavoro di scrittrice con quello "vero". Ho valutato l'eventualità di metterlo in stand-by per dedicarmi a una storia più semplice da far uscire in self e riprenderlo poi quando avrò più tempo e più esperienza. Però tengo così tanto a quest'opera che un'eventualita' del genere mi dispiacerebbe troppo.
    Comunque ho in mente tre possibili romanzi: un giallo ideato mentre osservavo i colleghi in sala fumatori, un romanzo con due time-line parallele, di cui una all'inizio del '900, ed un altro main-stream post - moderno in cui verrà sviluppato meglio uno dei personaggi di contorno (la sorella minore di N.) del romanzo in stesura.
    Un altro progetto in corso d'opera - sebbene non legato alla scrittura - é di fare un corso di editing. Credo infatti che il lavoro debba offrire gratificazioni personali e consentire alla persona di esprimere al meglio le proprie competenze. Se ciò che faccio non me lo permette, devo cercare altrove...

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    1. Che belle le tue idee narrative!
      Non so se il self possa essere la tua strada prioritaria, non vorrei sembrare snob, ma il self mi sembra funzionare più sulla base del tempo alla promozione che uno decide di investirci (a volete anche del denaro, ricordo un caso nato da un'autrice che aveva fatto distribuire nelle sale cinematografiche il booktrailer, tutto a sue spese) che sulla qualità. Per certi versi forse è meglio per chi ha già un suo seguito. Io penso che non avresti grosse difficoltà a farti pubblicare da un editore serio...
      Per quanto riguarda il corso di editing, io ho studiato editing durante il master biennale alla Holden e mi ha aiutato molto sul piano scrittura. Dal punto di vista professionale, purtroppo, almeno agli inizi i guadagni non sono gran che e io, dovendo pagarmi i mobili di casa, ho rinunciato a un posto in Fabbri perché guadagnavo di più come insegnante precaria (è ancora la scelta professionale che mi dà incubi la notte...). Però c'è anche da dire che io ho un po' paura di buttarmi quando c'è lo stipendio di mezzo... Credo che sul piano corso di editing/possibile professione futura Aislinn potrebbe consigliarti assai meglio di me.

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    2. Quella del self è solo un' ipotesi che devo ancora concretizzare. Ora come ora ho la necessità impellente (anzi: ce l'ho da almeno un anno, ma non ho fatto grossi passi avanti) di velocizzare la stesura del mio romanzo: pensa che lo sto ri-progettando per la terza volta! :-D
      Per quel che riguarda il corso di editing, anche in questo caso si tratta di una possibilità. Avendo un posto fisso alle spalle posso prendermi il mio tempo per investire sulle mie competenze e riuscire a trovare la mia strada. Non so di preciso cosa voglio dalla mia vita, ma so cosa NON voglio: è vero che il lavoro ci serve per vivere, ma quando porta solo imbruttimento fisico e depressione psicologica diventa il male assoluto.

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  9. Anch'io vorrei far parte dei volenterosi amici ma non mi hai poi mandato il libro.. hai cambiato idea o si è perso nel world wide web?

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    1. No, l'ho inviato all'indirizzo che avevo... Acc... Qualcosa è andato storto, ma gmail non mi ha segnalato l'invio fallito... Ora sono in giro, ma questa sera ritento. Che ti sia finito nello spam?

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    2. Non c'è neanche nello spam! Ho provato a cercare la tua mail sul blog ma non la trovo. Ti ripeto la mia: lisafobia@gmail.com

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    3. Inviato di nuovo, speriamo bene!

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  10. Il mio nuovo romanzo porta una giovane donna austriaca in Sicilia. Ho in mente cosa voglio raccontare: c'è un bambino di sei anni che ha un bel ruolo e un uomo anziano che le ricorderà la figura del nonno.
    In itinere e lontano dal vedere la parola fine!
    (Sto cominciando a vivere la scrittura come la tela di Penelope!)

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    1. Tela di Penelope... Quant'è dolorosamente vero...

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  11. Notte stellata mi prende molto, un incipit molto bello.
    Riguardo al mio prossimo romanzo ho scritto molto poco, ho utilizzato tutto il tempo libero degli ultimi due mesi per fare la revisione del mio primo libro. Ora che ho finito mi posso ributtare nella stesura del mio terzo romanzo ma le idee sono ancora tutte nella mia testa e non sulla carta... quindi per ora non mi sbottono :-)

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    1. È bellissimo il momento in cui è ancora tutto nella nostra mente!

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  12. Ciao Tenar,
    vedrai che l'ispirazione per Giallo Mondadori ti verrá...in questi giorni c'é anche la luna piena :-)
    Io faccio il tifo e confido nella tua musa
    un saluto da Berlino Ipek

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    1. Ti ringrazio!
      Ma essendo una femminuccia dici che ho diritto a un "muso" ispiratore?

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    2. Cara,
      essendo una femminuccia - come lo sono io, tra l'altro - ti garantisco che puoi avere tutto quello che vuoi! :) Anche un muso fighissimo col corpo del David di Michelangelo, oppure un fantasmino volante....basta che sia quello che desideri! p.s. io che sono un po' sborona mi sento anche di scomodare l'Arcangelo Michele - per il mio sentire non c'é muso migliore di lui! buona giornata e un saluto verso il Piemonte...p.s. io sono originaria di Orbassano, provincia di Torino! per chi legge perdonare il campanilismo ma essere in terra straniera ogni tanto lo consente ;-)

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    3. Evviva il campanilismo sano, che ci porta a conoscere il meglio delle nostre terre!
      E mi sa che come "muso ispiratore" mi accontento del gatto... Anche se l'arcangelo Michele...

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