mercoledì 17 febbraio 2016

Il bello dei rendiconti


Questa si sta rivelando una settimana un po' impegnativa, tra complicatissimi moduli di burocrazia scolastica, verifiche da correggere e da preparare e qualche altro impegno da incastrare, manca alla fine il tempo per sedersi un istante al computer per scrivere post o narrativa.
Però c'è una cosa bella che volevo condividere: mi è arrivato il pagamento dei diritti d'autore del 2015 di Delos Digital.

Non scrivo per guadagnare. In passato l'ho fatto. Ho scritto cento articoli sull'idraulica, con il risultato che non so aggiustare un rubinetto che perde, ma so che i romanzi avevano una dea delle fogne (Venere Cloacina) o che le inquietanti "tombe morte" possono essere solo dei sifoni in disuso. Ho scritto un libro intero sulla storia della 500 fiat, pur odiando guidare. È stato a suo modo divertente, ma tutto sommato, pur con qualche angoscia causata da concorso e riforma, insegnare mi dà uno stipendio dignitoso. Il semplice fatto che riesca ogni anno a mettere da parte qualcosa senza rinunciare a ciò che mi piace mi dice che non ho la necessità di guadagnare di più.

Se scrivo, però, è per essere letta. E il pagamento dei diritti d'autore, con relativo rendiconto è il modo più ovvio per sapere in quanti mi hanno letto e che probabilità ho di essere letta ancora. Scrivo ciò che mi piace, so di rivolgermi a una nicchia, ma vorrei quanto meno avere la certezza che questa nicchia ci sia, in caso contrario spedisco i miei scritti solo a quei quattro o cinque amici che so che li leggono e mi stresso molto meno!

La rendicontazione è il punto debole di molti editori. Editori che prima ti inondano di mail gentili e poi spariscono alla data prefissata. Termini vaghi, tante parole e per farti sganciare un assegno anche misero dei inseguirli con il bastone. Considerato poi quanto guadagna un esordiente spesso far mandare una lettera da un avvocato costerebbe più di quanto spetta come diritti e passa la voglia. È anche per questo che piacciono a tutti gli autori così tanto gli anticipi, perché almeno quelli sono soldi sicuri. Peccato che per un esordiente l'anticipo sia quasi utopia (quasi, per il mio primo romanzo un piccolo anticipo l'ho avuto, ma mi si fa notare che il 2013 è già "altri tempi").

Sorpresa e gaudio mi ha colto, quindi, quando ho scoperto che Delos Digital aveva organizzato un vero portale per la rendicontazione. Ogni autore ha la sua pagina, vede tutte le sue pubblicazioni digitali, può scaricare la propria copia omaggio nel formato che preferisce, la copertina in alta definizione. E, sopratutto, controlla le vendite e può tener sotto controllo tutti gli store contemporaneamente. Vede quanto ha incassato la casa editrice e quanto gli spetta in termini di diritti d'autore. Ogni sei mesi (credo), se si raggiunge una cifra minima, si può approvare il rendiconto e ottenere il pagamento. Se non si è raggiunta la cifra, i diritti d'autore continuano ad accumularsi e si sommano a quelli del successivo semestre fino a che non si arriva al pagamento. Nulla va perso.
Questo perché si tratta di racconti venduti mediamente a meno di 2€ e capisco anch'io che a fare mille bonifici di pochi euro diventerebbero tutti pazzi. Quindi magari si deve aspettare qualche mese in più, ma poi tutto viene pagato.

Martedì ho ricevuto il primo bonifico!
Se volevo diventare ricca non scrivevo di Sherlock Holmes. Già i gialli sono una nicchia, qui siamo alla nicchia della nicchia. 
Qualsiasi risultato va analizzato tenendo conto di questo. Il mercato dei racconti in Italia è minoritario. L'e-book è ancora solo il 5% del mercato. Sherlock Holmes è la nicchia della nicchia.
Ma posso comunque pagarmi una bolletta, o portare il marito in pizzeria.
Sopratutto, circa 200 persone nel 2015 hanno letto i miei racconti in e-book.
Dal contratto è escluso il romanzo, Sherlock Holmes e il mistero dell'uomo meccanico, che avendo avuto il cartaceo è pubblicato da Delos Book (che non coincide al 100% con Delos Digital) e di cui attendo il rendiconto per marzo/aprile.
Quindi le 200 copie sono divise tra:
Sherlock Holmes e il caso del detective scomparso che ha venduto più di tutte. È anche il primo ad essere stato pubblicato e ogni volta che ne è stato pubblicato un altro, qualcuno è tornato a recuperare anche questo, segno che gli e-book, più dei cartacei, si trainano molto a vicenda.
Sherlock Holmes e il caso della morta scomparsa che però è uscito a novembre. Quindi alcune vendite saranno rendicontate nel 2016.
Fuori dal rendiconto è anche Uno studio a sei zampe, che è stato pubblicato nel 2016.

È vero che in siti specializzati per la condivisione dei racconti non è difficile arrivare a 200 visualizzazioni, è anche vero che l'attenzione di un lettore che ha deciso di investire, sia pure una cifra minima, su racconto è diversa. Personalmente sono soddisfatta, questo rendiconto mi ha regalato un sorriso in una settimana un po' concitata. Perché i sistemi limpidi che permettono riscontri certi mi piacciono.
E anche perché, tutto sommato, questi soldi sono davvero tutti miei. La cifra è davvero quella di una cena in pizzeria, ma con il 25% su 0,99 o 1,99 non è realistico pensare ad altro. D'altro canto non ho avuto alcuna spesa. Personalmente le copertine mi piacciono. Io non avrei saputo come realizzarle. Non conosco neppure 20 appassionati di Sherlock Holmes, forse dieci, facciamo quindici, quindi direi che la maggior parte dei lettori è arrivata grazie al lavoro di promozione dell'editore. Insomma, con il fai da te non so quanti lettori avrei avuto e se sarei andata in pari.

Questo non per raccontare Delos Digital come un mondo perfetto. Ma è un mondo che conosco e che volevo condividere.
Perché a volte il mondo dell'editoria viene descritto anche peggio di com'è. Del tutto chiuso agli esordienti e volto solo a truffarli. Qui c'era un contratto che diceva determinate cose e tutto è stato fatto secondo i giusti termini. Forse la cosa strana è che io stia raccontando quella che dovrebbe essere una normalità.
In ogni caso, il mio grazie va allo staff di Delos Digital per tutto il lavoro svolto nel 2015.

E un grande grazie a tutti i lettori, che hanno investito il loro tempo e il loro denaro nelle mie storie!

21 commenti:

  1. Mi riprometto di tornare più tardi a leggere tutto, io a dire il vero non ho ancora ricevuto nulla, ho scritto a DELOS e zero risposta, ho detto alla mia agente di occuparsene e "sìsìsì" e poi il nulla. Brava tu che di sicuro stai fidelizzando i SherlockFan con il sistema "un racconto tira l'altro!" Sandra

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente hai la tua pagina autore sul portale. È possibile però che abbiano mandato le credenziali per l'accesso all'agenzia. Oltre tutto la tua collana è una di quelle non gestite direttamente dallo staff Delos, ma da un'ulteriore agenzia, quindi c'è un passaggio in più che vale la pena di controllare. Anche il tuo contratto, avendo un intermediario in più potrebbe essere un po' diverso... Purtroppo sono in contatto solo con altri autore di Sherlockiana. Alcuni pubblicano anche su altre collane, ma è difficile che scrivano rosa... Guarda sul forum della WitersMagazine, lì dovrebbero esserci i recapiti collana per collana...

      Elimina
    2. Grazie! In ogni caso è giusto che se ne occupi la mia agente, visto che anche su sto contratto che mi sono trovata da sola, si prende una percentuale. Per cui forse io a mio marito potrò offrire un aperitivo, non una pizza... spero più di un cappuccio e brioche!

      Elimina
  2. Gentile Sandra, mi sento tirato in causa visto che di Delos Digital, oltre a curare la collana "Sherlockiana" che include i racconti di Antonella sono anche l'amministratore delegato. Alla tua mail di qualche giorno fa ti dovrebbero aver risposto. Dovresti inoltre avere ormai da tempo, come tutti gli autori che pubblicano con Delos Digital, una pagina personale del nostro portale - accessibile con tua user-id e password - che riporta la situazione delle tue vendite. A quel punto puoi verificare direttamente te, in ogni momento dell'anno, quante copie hai venduto e quanto ti spetta in termini di royalties.
    Se non hai ricevuto ancora nessun bonifico è semplicemente perché non hai raggiunto la soglia a contratto. Dopotutto sarebbe impossibile bonificare agli autori 2 o 3 euro, perché in quel caso l'unico a guadagnarci sarebbe l'istituto di credito che fa pagare la casa editrice per ogni bonifico che emette.
    (Luigi Pachì)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio della tua precisazione.
      Non era nelle mie intenzioni iniziali che il post diventasse una bacheca per eventuali segnalazioni, solo una testimonianza di una buona pratica.
      Ottima pratica, però, è anche questa di rispondere in modo sollecito.
      Spero davvero che non ti sia spiaciuto il mio post. Mi piace raccontare le buone pratiche, perché molto spesso, non solo in ambito editoriale, si diffondono dicerie, sentiti dire che fanno di tutta un'erba un fascio e aiutano i disonesti a mescolarsi nel gruppo.

      Elimina
    2. Tranquilla, Antonella. Il tuo post è perfetto. E' solo che tu sai bene quanta fatica facciamo ogni giorno per costruire queste cose e non volevo correre il rischio che una buona pratica finisse per ottenere l'effetto opposto per via del commento che avevi ricevuto. Non so quanti editori (anche molto più grandi) mettano a disposizione degli autori la nostra trasparenza e un portale di rendicontazione pressoché in tempo reale...
      Luigi

      Elimina
    3. Mi spiace occupare lo spazio della gentile Antonella e me ne scuso, le rispondo quindi in privato. Sandra

      Elimina
  3. Bello pensare che su quei 200 click almeno un paio sono i miei! Pensami mentre mangi la pizza! :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :)!!!
      Grazie! Grazie! Grazie!
      Preferisci essere pensata sulla pizza, la birra o il tiramisù?

      Elimina
    2. La birra, così è come se stessimo brindando! :-p

      Elimina
  4. Ci sono anch'io. Voglio il posto sul tirarmisù! :D

    RispondiElimina
  5. E' bello sentire qualche voce in controtendenza, ogni tanto! Complimenti, a te e alla Delos. :)

    RispondiElimina
  6. Addirittura un portale sui rendiconti... questo ti fa capire che una casa editrice lavora bene, specie quando si sentono in giro voci su editori che non si fanno più sentire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da un punto di vista della trasparenza lo trovo splendido!
      Poi come sempre, il tutto è perfettibile, ma passare dal dover praticamente implorare notizie che ti sono dovute a poterle controllare quando si vuole con un click è liberatorio.

      Elimina
  7. Il portale è geniale. Quando me lo dissero ne rimasi molto colpita, in positivo. Mi piace poter verificare da sola come vanno le cose. È un grande punto a favore.
    E comunque: complimenti! :)
    Te ne faccio un sacco ultimamente!

    RispondiElimina
  8. Comoda e veloce l'idea del portale! La casa editrice risparmia molta carta e spedizioni. Allora buona pizza, e che sia seguita da molte altre, una più succulenta della precedente. :-)

    RispondiElimina